Abbiamo cercato 3 zaini aventi seguenti caratteristiche: spazio per un tablet e un portatile con i caricatori necessari con imbottitura dei compartimenti per i dispositivi. Visto la situazione determinata dalla recente pandemia, abbiamo ritenuto che fosse anche importante che gli zaini potessero essere comodamente usati in bici, idealmente con tessuto impermeabile per proteggere i tuoi gadget anche sotto la pioggia.
Sostanzialmente la nostra recensione sugli zaini testati ha dato questi risultati:
In generale abbiamo capito una cosa: l’ergonomicità non dipende necessariamente dal prezzo: infatti sia lo zaino di COR, sia quello di Timbuk2, nonostante il divario dei loro costi, hanno entrambi delle cinghie di ottima qualità . Lo zaino di NAVA invece non ci ha molto convinto: una volta raggiunto un certo peso le cinghie non solo si piegano, ma non distribuiscono neanche bene il peso sulle spalle. La cosa più imbarazzante: la rete che deve creare un po’ di spazio per evitare che la pelle sudi, era coperto da un’altra cinghia non traspirante per attaccare lo zaino al trolley. Sicuramente non è lo zaino ideale per percorsi lunghi.
Generalmente si può dire che gli zaini di COR e Timbuk2 possono essere consigliati sia per attività sportive sia per gli spostamenti quotidiani da e per l'ufficio in bici. Per lo zaino di NAVA la stessa cosa vale solo se non lo riempi troppo: il peso combinato del portatile, tablet e caricatori lo portano facilmente al limite dell’utilizzo.
C’è poco da dire: lo zaino di NAVA e chiaramente più “posh” dei altri: il design con i quadratini gli fornisce un aspetto moderno e la forma compatta lo rende un compagno poco ingombrante, senza allo stesso tempo sacrificare troppo la capienza.
Lo zaino di COR invece per il suo design ci dà l’idea di un sacco da spiaggia: il materiale di poliestere non piace a tutti. La stessa cosa vale sicuramente anche per il Timbuk2 Especial Tres, anche se il design è un po più raffinato, ma in entrambi casi si nota la provenienza da aziende per accessori sportivi.
Una cosa che abbiamo notato: meno spendo, meno feature ha il mio zaino! Il modello di COR Surf è poco più di un sacco di patate da un punto di vista organizzativo: ha solo due compartimenti, quello principale e poi una piccola borsa davanti, senza grandi separatori o strumenti per organizzare il contenuto. Però va detto che le reti laterali per la borraccia e l'ombrello (o altro) ci hanno convinto molto: sono più profonde di quelle su altri zaini e assicurano che qualsiasi cosa che ci metti resti ben fermo. Anche lo spazio nel compartimento principale è ampio e ci sembrava che contenga quasi di più di 40L. La cosa più negativa che abbiamo notato era la imbottitura poco seria per il compartimento del portatile. Visto che viene venduto come zaino sportivo ci sembrava un no-go lasciare il dispositivo così poco protetto. Non vogliamo dire che non sia adatto per andare in centro, ma sicuramente non è tale per un viaggio intorno al mondo.
Da punto di vista organizzativo il zaino di NAVA invece è un campione: compartimenti imbottiti per tablet e portatile (15 pollici), posto per penne e matite, attacco per le chiavi, questo zaino ha tutto. Purtroppo il design molto compatto non lo rende il zaino giusto per qui vuole portarci anche vestiti per la palestra. Infatti già un faldone fa fatica a starci negli spazi ristretti e sicuramente non è lo zaino giusto per portare anche una borraccia. Un altro aspetto da considerare: questo zaino non è impermeabile e per questo non lo possiamo consigliare per certi mezzi (bici o motorino e lunghe camminate ).
Lo zaino di Timbuk2 sembra un compromesso della logica di NAVA e COR: un grande compartimento principale, una piccola tasca con chiusura lampo dietro (misura passaporto), una tasca con chiusura lampo davanti e un compartimento non-impermeabile davanti per accesso rapido a chiavi e portafoglio. Non ci hanno convinto molto le reti laterali per la borraccia e l'ombrello: non sono abbastanza profonde per un fit ottimo e di conseguenza la borraccia o l'ombrellol’umbrello rischianorischiano a volte di cadere fuori.